N by Ernesto Ferrero

autore:Ernesto Ferrero
La lingua: ita
Format: mobi
ISBN: 8806158899
editore: Einaudi
pubblicato: 1999-12-31T23:00:00+00:00

Ottobre

Domenica 2.

Avevo accompagnato Ferrante a San Martino, per via di certe forniture di telai per le finestre; N. era appena arrivato, e girava per casa con gli architetti. C'era un po' di confusione, sulla vecchia aia dei Manganaro troppi muratori e manovali e badilanti e contadini curiosi; la Guardia s'era sparpagliata. Ho intravisto sui margini dello spiazzo Alì a braccia conserte e dietro di lui un individuo di mezza età, che si guardava nervosamente in giro, aguzzando la vista; abbigliato come un mercante, ma un po' troppo gonfio e impacciato nei suoi abiti, come se nascondesse qualcosa. Mi vanto d'essere buon fisionomista, e di ricordare a distanza di anni il profilo di una persona, l'inflessione di una voce; la città è piccola, e anche se vivo ritirato conosco tutti. Costui non l'avevo mai visto; è vero che in queste settimane molti sono i foresti approdati sull'isola, ma un istinto che non sapevo di possedere m'ha fatto fiutare la minaccia. O meglio: non volevo che qualcuno entrasse nella partita che m'illudo di giocare con l'I. Ho richiamato l'attenzione di Alì, gli ho fatto cenni nella direzione dell'uomo. Alì s'è girato sui tacchi, ha spianato con eleganza pistola e scimitarra.

L'uomo è indietreggiato, è caduto sulle sue gambe; sono arrivati di corsa quelli della Guardia, l'hanno abbrancato e legato come un capretto, perquisito. Aveva indosso una pistola e un coltello.

- Largo! Largo! - Era Cambronne fiammeggiante. - Me ne occupo io ! Al Forte Falcone !

Il drappello è partito al galoppo. Passandomi davanti, l'uomo mi ha fissato con occhi d'agonia. Sembrava più dispiaciuto per me che per se stesso.

L'indomani sono stato chiamato da Drouot, il quale si è rallegrato con me per la prontezza con cui avevo identificato il sicario.

Ingenuamente, ho chiesto se era davvero tale.

- Ha confessato, - ha detto Drouot, asciutto.

- E che ne sarà di lui ?

Il generale non ha mosso muscolo del viso:

- La Giustizia seguirà il suo corso.

Prima che potessi chiedere altro, il generale s'è allontanato. Nei giorni seguenti non l'ho più visto. Ho chiesto invano notizie del reo. Bernotti, Vantini, gli ufficiali di servizio asseriscono di non saper nulla, mettono persino in dubbio il fatto.

In città girano strane storie. V'è chi giura che la notte seguente un ufficiale d'ordinanza di Cambronne se ne è uscito dal Forte con un grosso sacco in spalla, che ha portato in darsena e scaricato su un battello pronto a prendere il largo. Ma non si può credere che i Francesi non sappiano disfarsi di un uomo in un modo meno ingenuo. Altri sostengono che l'hanno tenuto qualche giorno nelle prigioni del Falcone, e poi l'hanno imbarcato sulla Carolina, e ributtato sulle spiagge di Corsica. Così almeno racconta Pons, il quale sostiene che questa è una mossa di N. per far sapere a Bruslart che lui sa. Io invece sono incline a credere che i Francesi non si facciano tanti scrupoli, e l'uomo sia finito a tocchi in qualche discarica del Forte.

A riprova, l'I. è entrato in biblioteca, dove stavo a sistemare

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